I vicerè di Roberto Faenza
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I vicerè di Roberto Faenza
Oggi pomeriggio ho finito di vedere il film "I vicerè" di Faenza che avevamo cominciato a visionare in classe.
Sono assolutamente estranea al mondo del cinema e alle sue peculiarità tecniche quindi posso solo esprimermi per quanto concerne le sensazioni che la visione del film ha suscitato in me.
Una delle cose mi hanno colpito è stata la progressiva rinuncia di Consalvo (Alessandro Preziosi) alla verità, che da bambino difendeva innocentemente e anche in seguito, cercando di far capire alla sorella quali fossero i veri progetti del padre per lei, da adulto cerca di portare avanti questo suo ideale. Il film si conclude con un Consalvo che inseritosi nei giochi politici fa false promesse agli elettori in discorsi chiaramente contradditori e ipocriti. Suo padre, che si è sempre fatto odiare e ha ritenuto l'odio il sentimento che tiene gli uomini in vita, con le sue decisioni volte solo alla conservazione del patrimonio della sua famiglia ha portato indirettamente il cugino e più stretto amico di Consalvo al suicidio, la sorella di Consalvo, Teresa, a passare tutta la sua vita con un uomo che non ama per nulla rinunciando al suo vero amore.
Morendo, il cugino di Consalvo dice al protagonista che l'unico modo per sopravvivere e non farsi schiacciare, per non fare la sua fine, è di schiacciare gli altri e di agire come il padre si Consalvo ha sempre fatto, affermando la propria autorità e il proprio potere.
Che ne pensate? E' secondo voi questa l'unica soluzione per non soccombere, vittime altrui?
Sono assolutamente estranea al mondo del cinema e alle sue peculiarità tecniche quindi posso solo esprimermi per quanto concerne le sensazioni che la visione del film ha suscitato in me.
Una delle cose mi hanno colpito è stata la progressiva rinuncia di Consalvo (Alessandro Preziosi) alla verità, che da bambino difendeva innocentemente e anche in seguito, cercando di far capire alla sorella quali fossero i veri progetti del padre per lei, da adulto cerca di portare avanti questo suo ideale. Il film si conclude con un Consalvo che inseritosi nei giochi politici fa false promesse agli elettori in discorsi chiaramente contradditori e ipocriti. Suo padre, che si è sempre fatto odiare e ha ritenuto l'odio il sentimento che tiene gli uomini in vita, con le sue decisioni volte solo alla conservazione del patrimonio della sua famiglia ha portato indirettamente il cugino e più stretto amico di Consalvo al suicidio, la sorella di Consalvo, Teresa, a passare tutta la sua vita con un uomo che non ama per nulla rinunciando al suo vero amore.
Morendo, il cugino di Consalvo dice al protagonista che l'unico modo per sopravvivere e non farsi schiacciare, per non fare la sua fine, è di schiacciare gli altri e di agire come il padre si Consalvo ha sempre fatto, affermando la propria autorità e il proprio potere.
Che ne pensate? E' secondo voi questa l'unica soluzione per non soccombere, vittime altrui?
Re: I vicerè di Roberto Faenza
Io penso riguardo a quanto scritto, che quello di schiacciare gli altri per affermare la propria persona sia il metodo dei perdenti...
E i perdenti nella vita sono coloro che provano invidia nell'altro,guardano la vita da un'unica prospettiva,non sanno accettare le sconfitte,godono sulle disgrazie altrui,non danno il diritto di parola,diffamano per il semplice gusto di farlo o semplicemente quelli che a scuola durante i compiti in classe o le interrogazioni non aiutano l'altro perchè temono che quest'ultimo possa essere valutato dai professori meglio di loro stessi...
Se sei un vincente, non proverai mai niente di tutto ciò...
francesca
E i perdenti nella vita sono coloro che provano invidia nell'altro,guardano la vita da un'unica prospettiva,non sanno accettare le sconfitte,godono sulle disgrazie altrui,non danno il diritto di parola,diffamano per il semplice gusto di farlo o semplicemente quelli che a scuola durante i compiti in classe o le interrogazioni non aiutano l'altro perchè temono che quest'ultimo possa essere valutato dai professori meglio di loro stessi...
Se sei un vincente, non proverai mai niente di tutto ciò...
francesca
Francy91-
Numero di messaggi : 32
Età : 33
Località : Bari
Data d'iscrizione : 31.01.08
Re: I vicerè di Roberto Faenza
è vincente anche chi consapevole del proprio valore gioca con la vita degli altri come un burattinaio con i suoi burattini! Moralmente i vincenti sono i buoni, ma praticamente vincente e chi ha potere sugli altri, il più forte prende tutto!
Silvano-
Numero di messaggi : 66
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Località : Sono un nomade
Data d'iscrizione : 02.02.08
Re: I vicerè di Roberto Faenza
Io il film l'avevo già visto ed ho anche letto il libro...Mi ha colpito in particolare l'ultima scena della pellicola,quella del dialogo tra Consalvo e la zia."Il potere" è la principale fonte di ricchezza degli uomini...Consalvo è il politico moderno,è il trasformismo.Avete presente i discorsi contradditori che fa?sono simili a quelli di Veltroni(vedete la parodia fatta da Crozza su youtube)
Ale- Numero di messaggi : 42
Età : 33
Data d'iscrizione : 02.02.08
Re: I vicerè di Roberto Faenza
Ed è meglio detenere il potere o vivere in maniera moralmente corretta? E sono possibili entrambe le cose? Voi che tipo di politici sareste? Riuscireste a non cadere nella rete del trasformismo e dell'ipocrisia?
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